C’erano una volta le “bandiere” nel calcio…

C’erano una volta le “bandiere” nel calcio, ovvero quei calciatori nati e/o cresciuti in un club e lì rimasti, rinunciando ad offerte migliori, fino al momento di dover, loro malgrado, appendere le scarpette al chiodo. Purtroppo però la storia del calcio non è nuova a veri e propri tradimenti nel bel mezzo dell’estate, ovvero quando impazza il calciomercato e chi più chi meno, tra i tifosi, sogna nel vedere accostati grandi nomi alla propria squadra del cuore. Ultimo tradimento, in ordine di tempo, è quello del fuoriclasse del Napoli Gonzalo Higuain che è passato alla Juventus storica rivale della sua ormai ex-squadra. La Juventus si è impegnata a versare nelle casse del Napoli l’intera clausola rescissoria del contratto dell’argentino. Ad essere felici sono il presidente della Juventus per essersi assicurato le prestazioni sportive di uno dei migliori attaccanti in circolazione, i tifosi della Juventus che, dopo una fase iniziale di freddezza verso il Pipita, finiranno per innamorarsi delle sue prodezze e dei suoi gol sul rettangolo verde, l’allenatore dei bianconeri che potrà disporre di un simile fuoriclasse, il presidente del Napoli per aver realizzato una incredibile plusvalenza di una cinquantina di milioni di euro e lo stesso Higuain per la migliore offerta economica della Juventus e per la concreta possibilità di arricchire la propria bacheca di importanti trofei. E i tifosi del Napoli? Tutte quelle persone che amano ed ameranno sempre quella maglia e che gridavano il suo nome come se fosse stato una divinità? Ecco quei tifosi, per i quali Higuain era diventato un beniamino, dovranno farsene una ragione e, per forza di cose, dovranno disilludersi e capire che il calcio è un business e nulla ha a che vedere con la passione e l’amore. Purtroppo, anche questa volta, la fame di soldi e la sete di vittorie hanno prevalso sull’etica sportiva in quanto è letteralmente inconcepibile che un calciatore, che baciava pure la maglia e cantava sotto la curva insieme ai tifosi, possa passare al nemico storico, al nemico numero 1 della sua attuale squadra. Ma è chiaro a tutti, soprattutto alla luce di quanto sta avvenendo negli ultimi anni, che come si è soliti dire “i calciatori passano e la maglia resta”… I tifosi dovrebbero amare la maglia e non considerare chi la indossa ma questo è praticamente impossibile poiché si finisce sempre per innamorarsi calcisticamente del bomber della propria squadra del cuore. Questo è il calcio e sempre sarà così…

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