Il violino di Gilardino non conosce colori: “Se segno a Marassi esulto”

188 gol in Serie A, come Del Piero e Signori. Di questi, 19 con la maglia del Genoa, tra gennaio del 2012 e maggio del 2014. Alberto Gilardino ha indossato diverse casacche nel Belpaese, segnando a raffica praticamente ovunque. Alla prossima rete si porterà al nono posto solitario nella classifica marcatori di sempre del nostro campionato, a meno uno dallo svedese exFiorentina Kurt Hamrin. Un motivo troppo importante per non esultare in caso di gol, anche davanti ai suoi ex tifosi rossoblù, come confessato dal diretto interessato attraverso le colonne de “Il Secolo XIX”.

Ecco le dichiarazioni del Gila: “Ritornare a Marassi mi fa sempre un certo effetto. Tutti i tifosi genoani mi hanno voluto bene e mi hanno apprezzato per quello che ho fatto. Ho conosciuto un allenatore come Gasperini e un altro modo di lavorare sotto l’aspetto fisico e tattico, questo mi ha modellato come giocatore ma soprattutto come uomo. Indossare la maglia rossoblù almeno una volta è davvero una grande emozione, peccato che alla fine non sia arrivata la convocazione per i mondiali in Brasile. Adesso il mio presente si chiama Empoli, il nostro obbiettivo è quello della salvezza e passa dalle nostre prestazioni, dai miei gol e da quelli dei miei compagni. Se esulto in caso di un mio gol? Dipende dal campo e da tante cose. Io sono sempre stato abituato a esultare per ogni gol, anche contro le mie ex squadre, non è sinonimo di mancanza di rispetto”.

di Gianmarco Della Ragione

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