Per la rubrica “Versi liberi”: ODE AL LUPO

La rubrica “Versi liberi” è uno spazio nel quale liberare letteralmente ogni forma di pensiero, discorso, poesia o scritto letterale che sia, per dedicarlo al mondo. Oggi abbiamo “ODE AL LUPO”.

Con impietosità
inseguono i camosci,
paralizzati dalla paura
che fuggono veloci
nella speranza di non diventare il pasto
di chi affronta le montagne più scoscese
pur di acciuffare la preda
come un trofeo da conquistare,
il nastro più bello da tagliare al traguardo.

Con furbizia, risalgono la montagna
a fila indiana
per fare meno fatica
alla ricerca di corpi animali
giacenti sulla neve
nel rosso che si confonde col bianco.

Con decisione
eludono il branco
con la fame di vivere
o meglio, sopravvivere singolarmente
senza dividere meriti e demeriti
con altri membri.

Con diffidenza
si aggirano nei boschi,
in mezzo al tutto
che sa di nulla,
perchè niente è più importante
dei propri passi stampati sul terreno
dell’ istinto primordiale radicato
che svanire mai potrebbe.

Con intelligenza
godono della solitudine
senza sentire la necessità della vicinanza
senza avere un qualcosa da chiamare casa,
il lato caratteriale più forte
con il quale poter prendere il mondo
tra le braccia.

Quella creatura della quale abbiamo timore,
al sol pensiero di poterla incrociare,
è quella creatura che ci offre l’opportunità
di scavare, dentro l’animo nostro
con la sicurezza che tante similitudini
potremmo riscontrare.

Antonio Arcopinto
Fonte: http://arkanthony.deviantart.com/

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