Dal cucchiaio olandese al pallonetto di San Siro: ecco i 10 gol più belli e importanti di Francesco Totti

Se Francesco Totti fosse un vino, si sarebbe sentito ripetere fino alla nausea, dal profondo della sua cantina, la solita sentenza. E cioè: più invecchia e più diventa buono. Il fatto è che, nel tanto atteso giorno del cambio di cifra, non esistono parole più chiare e concise di queste per esaltare un atleta straordinario. 40 anni, al pari di gente del calibro di Shevchenko, Nesta, Ronaldo, Recoba e Seedorf. Un’ottima annata, giusto per restare in tema enotecario. A vederlo oggi gliene daremmo al massimo una trentina: fisico asciutto, mente lucida, riflessi invidiabili. Spalletti se ne faccia una ragione: sulla sottile bilancia dell’odi et amo è meglio che propenda per il secondo piatto.

Al netto di censurabili episodi del passato, dell’amletico dibattito “chissà quanti trofei avrebbe vinto se fosse andato al Real Madride di un recente quanto comprensibile utilizzo col contagocce, ci sono attimi, nella carriera del capitano della Roma, al sapore deciso di leggenda.Dieci immortali istantanee (selezionarle è stata durissima!) stampate lì, nell’immaginario collettivo di chi ama questo sport. A disposizione di tutti, degli inguaribili nostalgici e dei giovanissimi che, con la dovuta referenza, cominciano ad affacciarsi su questo mondo. E a scoprire le magie dei giganti che hanno fatto la storia.

10) ROMA-TORINO 1-0 (6 gennaio 2002)

Frame visti e rivisti: intuizione di Candela che serve Totti sul filo del fuorigioco, il capitano giallorosso con la suola elude l’intervento di Bucci, rientra sul destro spiazzando Delli Carri e insacca il gol del decisivo 1-0. La Roma capolista di Capello può continuare a sognare il clamoroso bis tricolore:

9) ROMA-JUVENTUS 1-0 (16 febbraio 2013)

Quel campionato si chiuderà con un mesto sesto posto, ma vuoi mettere la soddisfazione di aver battuto in casa i campioni d’Italia? Ovviamente, a modo suo: mai banale. Punizione di Pjanicrespinta dalla difesa bianconera, Totti non ci pensa due volte e dai 20 metri fa partire una sassata imprendibile per Buffon:

8) ROMA-INTER 3-3 (3 ottobre 2004)

Siamo abituati a vedere Totti calciare punizioni di potenza, a scavalcare o aggirare la barriera. Quasi mai, nel suo repertorio, si è vista la punizione a giro. Ecco perché questo gesto tecnico assume ancora più rilevanza. Una perla di rara bellezza, specie se calciata da una distanza spaventosa come questa contro l’Inter:

7) MANCHESTER CITY-ROMA 1-1 (30 settembre 2014)

Un gol che profuma di immortalità. Il gesto tecnico in sé è sicuramente apprezzabile, l’esterno destro che si insacca nell’angolino basso. Ma ciò che più conta è quando è stato siglato: tre giorni dopo aver compiuto 38 anni. Un traguardo storico, visto che quella sera Totti frantumò il record di longevità di un certo Ryan Giggs. Un primato tuttora imbattuto.

6) LAZIO-ROMA 1-5 (10 marzo 2002)

Posizione numero 6 come il “6 unica” celato a lungo e poi gustato a fondo sotto la maglia. Quale modo migliore per celebrare davanti al mondo intero l’amore con Ilary Blasi? Derby blindato con il pokerissimo e un pallonetto icona della sua smisurata classe. Meglio di così…

5) OLANDA-ITALIA 0-0 – 1-3 dcr (29 giugno 2000)

Zoff, in panchina, è comprensibilmente stremato. Lo stress l’ha divorato per 120 minuti, eppure l’Italia, nonostante l’uomo in meno e i due rigori sventati, va a giocarsi ai rigori la finale di Euro 2000 contro i padroni di casa dell’Olanda. Tutti sotto tensione, tranne lui. Sangue freddo, pazzia, talento, incoscienza, un pizzico di faccia tosta: un mix tutto racchiuso nel cucchiaio rifilato a Van der Sar. In un momento così delicato, soltanto Totti poteva uscirsene così:

4) ROMA-UDINESE 2-1 (10 dicembre 2000)

Nella (breve) epoca in cui lo scudetto era un discorso ad esclusivo appannaggio delle due romane, la sponda giallorossa del Tevere non può che rispondere subito al fresco tricolore laziale. Tanti sono i momenti chiave nella cavalcata degli uomini di Capello. Ma in quel pomeriggio di inizio dicembre Totti decide di alzare la voce e di tirare fuori un sinistro magico. Roba di assoluto spessore:

3) INTER-ROMA 2-3 (26 ottobre 2005)

Chi era a San Siro quel giorno, colori a parte, non ha potuto fare a meno di applaudire. Un gesto spontaneo, la naturale conseguenza di qualcosa che raramente si vede sui campi da calcio. Tottisalta Cambiasso, resiste alla pressione di Zé Maria, arriva al limite dell’area. Ora, una persona normale avrebbe provato il tiro di potenza o (al massimo) un’imbucata per un compagno smarcato. Ma lui, la normalità, non l’ha mai conosciuta: pallonetto delizioso, Julio Cesar non può nulla. Tutti in piedi:

2) ITALIA-AUSTRALIA 1-0 (26 giugno 2006)

A qualcuno può sembrare strano trovare al secondo posto un calcio di rigore. Ma i fattori da considerare, in questo caso, sono molteplici. L’importanza della partita, l’importanza della competizione, l’importanza del momento. Il più classico degli sliding doors: l’Italia di Lippi ha esaurito le energie, ha l’uomo in meno e i supplementari rischiano di essere una prevedibile mazzata. Ma il quarto di finale non può svanire così, non per Totti. Che lancia Grosso e capisce poco dopo che sì, può essere la sua giornata. Il terzino del Palermo si procura (con astuzia) un rigore a pochi secondi dalla fine. Il resto sembra avercelo ancora davanti agli occhi:

1) SAMPDORIA-ROMA 2-4 (26 novembre 2006)

Simile alla rete segnata all’Udinese sei anni prima, ma qui il coefficiente di difficoltà sale enormemente. Primo, perché il passaggio di Cassetti cade in una zona decisamente più lontana dalla porta rispetto a quello di Cafu prima apprezzato; secondo, perché la posizione è ancora più defilata; terzo, perché, rispetto alla gara contro i friulani, stavolta c’è un difensore che lo marca molto più da vicino. Ne consegue che, per trovare la porta, da quel sinistro deve partire una parabola abbastanza calibrata sotto il profilo della potenza, della coordinazione e dell’angolazione. Insomma, la parabola perfetta:

di Gianmarco Della Ragione

http://www.fantagazzetta.com/approfondimenti/personaggi/27_09_2016/dal-cucchiaio-olandese-al-pallonetto-di-san-siro-ecco-i-10-gol-piu-belli-e-importanti-di-francesco-totti-232649

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